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Il caffè storico più antico di Firenze

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1733

La bottega dei pani dolci

È il 1733, e la rivoluzione industriale è ai suoi albori. Ma qui parliamo di saper fare, di mani che lavorano, di artigianalità. Mentre i Medici sono ancora a capo della città, la famiglia Gilli – di origine svizzera – si trasferisce a Firenze, nella perla del Granducato di Toscana, e ne resta incantata. I Gilli aprono la loro Bottega dei pani dolci in via dei Calzaiuoli. Il Duomo è a due passi, la bellezza straordinaria della città si fonde con il profumo delle specialità preparate calde e fragranti ogni giorno. È l’inizio di una lunghissima storia d’amore.
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1843

Via dei Calzaiuoli

Nel 1843 via dei Calzaiuoli viene ampliata. Lo stesso fa Gilli. La grande stanza che si affaccia sulla strada del passeggio fiorentino non è più sufficiente, gli spazi si ampliano. Le carrozze si fermano copiose, al ritorno da un giro alle Cascine. Il Caffè inizia ad essere il luogo in cui si incontrano e confrontano curiosi e intellettuali, golosi e studiosi, persone e personalità. Il momento storico ed intellettuale è vibrante, intenso, vivo. La vivacità reale e concettuale del momento storico è tangibile. Cresce la città, cresce Gilli.
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1893

Maison Gilli

Nel 1893 Palazzo Levi – disegnato dall’architetto Boccini ed edificio simbolo di Piazza Vittorio Emanuele – diventa sede della Fondiaria, la più grande compagnia assicuratrice fiorentina. Nello stesso anno, Gilli si avvicina a quella che diventerà la sua casa ed ottiene la licenza per la mescita di liquori. Il 22 dicembre, La Nazione titola: Maison Gilli. In piazza Vittorio Emanuele, nell’elegante palazzo dei signori Chiari, è stato aperto un nuovo e splendido negozio di pasticceria, liquori e altri generi di finissima qualità. Sulle vetrine, la scritta “Pasticceria, Confettureria e Liquori”. Nulla manca, sottolinea La Nazione. Ed è vero.
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1917

Piazza della Repubblica

È il 1917 quando Gilli si sposta nel luogo che da più di un secolo è la meta dolce di chi ama l’alta pasticceria, la cioccolateria e le dolcezze di qualità. I primi del ‘900 hanno visto la nascita di una grande invenzione: la macchina per l’espresso. Gilli diventa Caffetteria e quella che allora si chiamava Piazza Vittorio Emanuele diventa un luogo di ritrovo unico e inconfondibile. Sono anni di fermento e Gilli è il salotto in cui si ritrovano pittori come Ardengo Soffici, letterati come Marinetti, artisti di tutti i tipi. E persone, tante, che scelgono di tornare e ritornare nell’unico caffè in stile Liberty Fiorentino, godendo della bellezza di Firenze, immersi nella bellezza di Gilli tra lampadari in cristallo di Murano, marmi preziosi e affreschi suggestivi.
1951

American girl in Italy

Qualche decennio più tardi, Caffè Gilli è lo scenario della foto più famosa realizzata da Ruth Orkin per il suo progetto “Don’t Be Afraid To Travel Alone”. Una giovane ragazza cammina da sola per la città, passando davanti a un gruppo di uomini che la guardano con ammirazione. C’è chi la osserva, chi si lascia probabilmente sfuggire un complimento e chi le sorride seduto su una Lambretta, una delle prime prodotte. Un’immagine iconografica, scattata davanti a un luogo iconografico.
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1990

Il caffè dei fiorentini

Nel 1990 una nuova proprietà sceglie Caffè Gilli e l’obiettivo è subito chiaro. Caffè Gilli deve tornare ad essere il caffè dei fiorentini, un punto nevralgico e fondamentale del tessuto sociale e relazionale della città. È questo lo spirito con cui il Gruppo Valenza prende in mano il locale, con l’intento di restaurare il luogo tanto caro a Firenze e ai cittadini, riportandolo alla sua meraviglia originaria.
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1991

Gilli, bene culturale e ambientale

L’innegabile heritage di Caffè Gilli fa sì che nel 1991, dopo essere già stato riconosciuto come locale storico e parte dell’Associazione dei Caffè Storici Italiani, il locale venga dichiarato bene culturale. In effetti, chi varca la sua soglia resta a bocca aperta davanti alle boiserie, al meraviglioso orologio accudito ancora oggi da uno dei migliori orologiai fiorentini e al maestoso banco in noce e marmo. E anche davanti alle vetrine che traboccano di bontà.
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2000

L’avanguardia del nuovo millennio

Un nuovo millennio, nuovi obiettivi, nuovi traguardi raggiunti. A guidare il percorso di Caffè Gilli, l’alta qualità. Inconfondibile, irrinunciabile, ineguagliabile. Un valore portato avanti con orgoglio e impegno scegliendo e perseguendo sempre l’alta artigianalità. Caffè Gilli afferma con forza la sua essenza: un locale storico all’avanguardia, dove il passato e la contemporaneità trovano una dimensione unica.
2019
Nel 2019 la guida del Gambero Rosso dedicata ai Bar d’Italia conferma Caffè Gilli tra i migliori locali a livello nazionale, massimo riconoscimento suggellato dal conferimento dei Tre Chicchi e le Tre Tazzine. Il premio celebra chi sa distinguersi per l’offerta di caffetteria e per la proposta gastronomica e di beverage. Un premio che viene confermato e riconfermato ogni anno, dal 2020 al 2023. Perché Caffè Gilli è indubbiamente bello, ma anche e soprattutto buono.

Accomodatevi, prego.

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